Multidisciplinarità
Autore: Elisa Sabatini
Tempo di lettura: 2 minuti
La società moderna ci ha condotti verso un tunnel di “specializzazioni”.
Siamo automaticamente portati a specializzarci in distinte discipline e, di conseguenza, a riflettere questo modus operandi anche nella vita di tutti i giorni: un commerciante ragionerà sempre in termini di margine di profitto, un banchiere in termini di risparmio ed investimento.
Identificandoci in un unico modo di ragionare, finiamo per osservare la nostra realtà attraverso un’unica lente.
Ma la realtà è meravigliosamente e tremendamente complessa per essere vista “tutta e solo” da una sola lente.
Per questo motivo, per studiare, comprendere, insegnare abbiamo bisogno di tante lenti da cui guardare.
È vero, viviamo in un periodo storico dove la specializzazione viene premiata e viene condannata la multidisciplinarietà, quasi a dire che se non scegli una disciplina e la segui per il resto della vita non otterrai mai né successo né stabilità.
Ciò che sfugge è che l’essere umano ha creato le discipline, le materie (come ad esempio la matematica, la biologia, la comunicazione) solo per permettersi di poterle studiare e capire meglio.
Nonostante questo, la tendenza è quella di identificarsi e di auto-isolarsi in un’unica disciplina.
Ma se vogliamo migliorare, se vogliamo ottenere dei risultati sorprendenti, dobbiamo mixarne diverse.
Molti scienziati, studiosi, politici, sportivi, sono delle eccellenze nei loro rispettivi campi di specializzazione ma sono anche poliedrici e posseggono passioni ed interessi che vanno in direzioni spesso diametralmente opposte rispetto a quelle del loro mestiere.
Ad esempio, sapevi che uno dei maggiori protagonisti del film “Fast and furious” (per citare uno dei suoi tanti ruoli), Jason Statham, è stato anche un tuffatore professionista, un promesso alle olimpiadi?
Multidisciplinarità.
Per questo motivo, operare su diversi settori facendo della multidisciplinarietà lo strumento indispensabile per avere a diposizione tante lenti da cui guardare, fa si che possiamo ampliare i nostri orizzonti di conoscenze ed avere a disposizione strumenti ed elementi per affrontare le varie situazioni che incontreremo lungo la strada.
Più ampi i tuoi orizzonti di conoscenze, più potrai avere a disposizione strumenti ed elementi per risolvere o meglio, affrontare i vari problemi che ti si pareranno davanti, perché più conosci, più comprendi e più soluzioni avrai a tua disposizione.
Ma non è finita, perché conoscere senza fare, equivale a non conoscere e studio e pratica devono andare di pari passo.
Non è un lavoro facile, non è un lavoro per tutti ma è l’unico vero lavoro che potrà cambiare il nostro modo di osservare il mondo, di approcciare alla vita e di migliorarla.